Fattura PA

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Fatturazione elettronica

 

Dal 31 marzo 2015 è esteso a tutte le Pubbliche Amministrazioni l'obbligo di emettere, trasmettere, gestire e conservare le fatture esclusivamente in formato elettronico, secondo la normativa vigente.

La fattura elettronica verso la PA

La fattura elettronica è un documento in formato digitale la cui autenticità  e integrità  sono garantite:

dalla presenza della firma elettronica di chi emette la fattura;
dalla trasmissione della fattura ad uno specifico Sistema di Interscambio (SDI).

 

La fattura elettronica costituisce un’ autentica svolta nelle modalità di lavoro proprie e usuali della pubblica amministrazione ; conseguenza è che questo documento digitale farà parte degli adempimenti contabili, sia di quelle aziende che dovranno fatturare grandi forniture agli enti pubblici, sia  dell’artigiano che, ad esempio, eseguirà lavori di manutenzione agli immobili del municipio del proprio Comune di residenza.

 

L’obbligo di fatturazione in forma elettronica nei confronti delle Amministrazioni dello Stato è stato introdotto dalla Finanziaria 2008. La legge ha stabilito che la trasmissione delle fatture elettroniche destinate alle Amministrazioni dello Stato deve essere effettuata attraverso il Sistema di Interscambio (SdI), sistema informatico, gestito dalla SOGEI, di supporto al processo di “ricezione e successivo inoltro delle fatture elettroniche alle amministrazioni destinatarie” nonché alla “gestione dei dati in forma aggregata e dei flussi informativi anche ai fini della loro integrazione nei sistemi di monitoraggio della finanza pubblica”. Le modalità di funzionamento dello SdI  sono state finalmente definite con il decreto ministeriale 3 aprile 2013, n. 55.

 

Ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza, a partire dal 6 giugno 2014, non potranno più accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea. La stessa disposizione si applicherà, dal 31 marzo 2015, ai restanti enti nazionali e alle amministrazioni locali. Inoltre, a partire dai tre mesi successivi a queste date, le PA non potranno procedere al pagamento, neppure parziale, fino all’invio del documento in forma elettronica.

 

Le finalità di una gestione di tale portata da parte della PA, sono da ricercare principalmente nella volontà di tracciare tutti i flussi di acquisizione delle forniture, normalizzarli e renderli confrontabili e incrociabili fra di loro snellendo enormemente le tempistiche interne di rilevazione e accertamento, dando così un valido strumento a chi dovrebbe individuare diseconomie da correggere e contemporaneamente iniziare a operare un controllo sulle contabilità dei fornitori, anche nell’ipotesi già alcune volte accennata di una spinta verso e tra i privati ad adottare questa procedura negli scambi commerciali B2B.